Quando la vita ci mette con le spalle al muro abbiamo la possibilità di avere accesso a risorse al nostro interno che nemmeno pensiamo di avere, a patto di essere disposti a cambiare il nostro modo di agire e di reagire, il nostro punto di osservazione fisso, le nostre conclusioni.
Lo so, sembra difficile e contro-intuitivo, ma questo è un passaggio fondamentale.
Non possiamo pensare che per la nostra crescita personale sia sufficiente bere una tisana, fare un po’ di meditazione oppure un esercizio di respirazione e poi continuare con le nostre abitudini quotidiane, aspettando che qualcuno o qualcosa risolva tutto per noi, non è come prendere una pastiglia miracolosa.
Occuparsi del nostro benessere interiore è un lavoro che necessita costanza, non è sempre facile e piacevole, ma è ricco di soddisfazioni, di meraviglia, di vita.
Diventare parte attiva nel tuo processo di cura, ti permette di non essere più solo un malato, ma un individuo con i suoi valori, la sua unicità. Ti dà la possibilità di tornare ad essere in equilibrio e questo influisce sul tuo modo di vivere, sul tuo processo di cura, perfino su chi ti circonda.
sono solo alcuni esempi di quello che puoi mettere in campo per recuperare calma, energia e benessere per gestire il tuo compagno di viaggio.
Dipende sempre da una tua scelta: puoi restare seduto a lamentarti e lasciare la guida al tuo oscuro passeggero, oppure fargli capire che sei molto di più di una malattia. La barca è la tua, tuo è il timone.
Se condividi questo approccio, se ti è capitato di percepire un segnale che non puoi più ignorare, lasciami un commento. Ne sarei felice.
“Il vero guru è quello che sta dentro di te" (Tiziano Terzani)